Sciopero ristorazione collettiva Anir-Angem: massiccia adesione
Media superiore al 70% a livello nazionale nelle mense scolastiche, punte del 100% a livello di singolo appalto
Massiccia l’adesione allo sciopero delle lavoratrici e lavoratori delle aziende della Ristorazione Collettiva aderenti ad ANIR e ANGEM, con una media superiore al 70% a livello nazionale nelle mense scolastiche, con punte anche del 100% a livello di singolo appalto.
Migliaia di lavoratrici e lavoratori hanno preso parte ai presidi e alle manifestazioni organizzate a livello territoriale in tutta Italia.
Alla base della mobilitazione, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, la diffida delle due associazioni imprenditoriali ad intraprendere qualsiasi determinazione inerente il comparto al tavolo di trattativa in corso per il rinnovo del Contratto nazionale.
I sindacati, che stigmatizzano “i contenuti strumentali e mistificatori della comunicazione di Angem e Anir, volta in prima istanza a condizionare il confronto di rinnovo del Ccnl” dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva, Commerciale e Turismo, scaduto nel 2021 e applicato complessivamente ad oltre 1milione di addetti, hanno pertanto deciso di avviare la mobilitazione, “per contrastare la posizione assunta” dalle due associazioni datoriali su mandato delle imprese aderenti.
Allo sciopero hanno aderito le lavoratrici e i lavoratori dipendenti di Elior, Sodexo, Compass, Serenissima, Euroristorazione, Pedevilla, Vivenda, Dussmann, Authentica e delle altre imprese della Ristorazione Collettiva aderenti ad Anir e Angem.
La segretaria nazionale Uiltucs Samantha Merlo e il segretario generale aggiunto Stefano Franzoni commentano: “La giornata odierna di sciopero punta al cuore del lavoro! È una giornata di lotta in difesa del lavoro e del suo valore costituzionale. Un lavoro povero gestito in appalti e subappalti, che fa risparmiare la pubblica amministrazione e impoverisce lavoratrici e lavoratori. In questo settore dilaga il lavoro a basso reddito, con 6 addetti su 10 che guadagnano meno di 11.000 euro l’anno. Lavoratrici e lavoratori pagati poco, con orari a misura d’impresa e la cui prospettiva pensionistica è quella della povertà assoluta. Mentre la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale per i dipendenti di pubblici esercizi, ristorazione collettiva e ristorazione commerciale sottoscritto con Fipe, Legacoop Produzione e Servizi, Federlavoro e Servizi e Confcooperative procede a ritmo serrato, Anir e Angem, associazioni datoriali che riuniscono alcune imprese del settore della ristorazione collettiva ci diffidano dal proseguire il confronto. Noi non ci fermiamo, vogliamo il contratto! Il contratto ci spetta!”.