Carrefour, i sindacati: maggiore rispetto delle regole
I temi dell’andamento economico dell’impresa, i dati dell’occupazione, il franchising, il modello commerciale, le prospettive per l’immediato futuro, la formazione e gli appalti sono stati al centro dell’incontro unitario che Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno tenuto con la direzione di Carrefour lo scorso 5 giugno 2024 a Bologna.
Carrefour ha presentato i dati relativi alle vendite lorde, il fatturato, la redditività e del costo del lavoro sulle vendite nette. Poi ha condiviso i numeri sui punti vendita diretta e in franchising e i relativi dati sull’occupazione.
Nel confermare la forte trazione del franchising, l’azienda afferma che “si sta avvicinando ad un punto di equilibrio, con una rete che nella prossimità ha preminenza nel franchising e con un formato market vicino all’equilibrio, mentre sta testando se i mini iper in franchising possono avere un futuro di redditività”.
Sul fronte degli investimenti Carrefour ha presentato i dati per il 2024 insieme alle azioni relative alle politiche commerciali.
Nel corso del 2023 sono state erogate 161.749 ore di formazione, di cui il 52% per formazione di mestiere.
In ultimo Carrefour ha sinteticamente relazionato sulla vicenda degli appalti e dell’indagine della Procura della Repubblica di Milano di cui si è avuta notizia nei mesi scorsi. L’indagine (presunta evasione fiscale) riguarderebbe, secondo quanto spiegato dall’impresa, società della logistica e del trasporto che hanno lavorato per Carrefour nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022; Carrefour ha inoltre detto che “con la maggior parte di queste società non lavoriamo più”.
A fronte dell’indagine l’azienda ha detto di voler predisporre, anche con la collaborazione della Procura della Repubblica, un piano d’azione per migliorare i controlli sugli operatori/appaltatori, facendosi aiutare da una società di consulenza, anche finalizzata alla selezione di nuovi operatori.
Carrefour ha dichiarato inoltre che il suo impegno sugli appalti “c’era già”, avendo un meccanismo di controllo che precede il monitoraggio della regolarità contributiva e retributiva degli appalti, anche sull’applicazione dei Ccnl.
Le organizzazioni sindacali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, ascoltata l’esposizione dell’impresa, hanno discusso mettendo in evidenza temi e situazioni di criticità non rinviabili, anche emergenti dalle strutture territoriali.
I sindacati hanno sottolineato come anche nel corso del 2023, in continuità con gli anni precedenti, è proseguito un processo che vede al centro delle strategie dell’impresa l’arretramento della rete diretta e della relativa occupazione e lo sviluppo del solo franchising, anche attraverso l’affitto d’azienda, come ben evidenziato dai dati illustrati da Carrefour.
Nel corso del 2023 c’è stato anche il coinvolgimento nel franchising del canale Iper, fino a quel momento escluso.
Si tratta di un modello problematico e non condiviso dal sindacato, che lascia le persone disorientate ed incerte rispetto al futuro.
Si ha l’impressione che l’azienda, dopo aver già abbandonato alcune aree del paese, si continui a concentrare principalmente sulla riduzione dei costi, a cominciare dal costo del lavoro che è comunque in riduzione.
Cessioni di punti vendita diretti in franchising, procedure di mobilità nel corso degli anni, uscite individuali incentivate hanno non solo strutturalmente ridotto gli organici ma anche aumentato i carichi di lavoro e peggiorato l’organizzazione e la qualità del lavoro nelle unità produttive.
La rete vendita peraltro è secondo noi in molti casi vecchia e avrebbe bisogno, per essere rilanciata e resa competitiva, di interventi importanti e quindi di investimenti, vera leva per rilanciare le vendite e la qualità del servizio alla clientela. Ci sarebbe insomma bisogno di un vero piano di investimenti; quelli annunciati da Carrefour per il 2024 non ci sembrano all’altezza e sufficienti per invertire la rotta.
Nei punti vendita si lavora spesso male: vengono segnalate carenze strutturali, problemi di riscaldamento in inverno e di condizionamento in estate, carenza di strumenti adeguati per la movimentazione della merce e di dispositivi di protezione individuale.
Al taglio delle ore di lavoro si collegano anche i fenomeni delle trasferte, del clima di lavoro pesante e stressante, della difficoltà a fare la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita.
Rispetto al franchising abbiamo evidenziato l’importanza della strumentazione di gestione definita nell’accordo del 2022 ma anche la necessità di affrontare, tra gli altri, problemi quali la selezione degli imprenditori, il fatto che nelle realtà in franchising la qualità del lavoro rischia di peggiorare (sono stati segnalati anche casi di ritardo nel pagamento degli stipendi), la difficoltà a tenere relazioni sindacali efficaci sul territorio, la mancata applicazione della contrattazione integrativa.
Sugli appalti abbiamo chiesto all’impresa di fare un approfondimento, con l’evidenziazione del perimetro di tutte le attività date in appalto, delle imprese coinvolte, dell’occupazione impattata, dei Ccnl applicati.
Per noi c’è un problema di rispetto delle regole che va messo al centro dell’attenzione, con riguardo alle condizioni di lavoro negli appalti e anche a possibili processi di internalizzazione di attività date in appalto.
Abbiamo pertanto espresso a Carrefour la necessità di proseguire il confronto, calendarizzando ulteriori incontri sulle tematiche relative al franchising, agli appalti, all’organizzazione del lavoro/salute e sicurezza.
Registrata la disponibilità dell’impresa a discutere tali temi, siamo rimasti d’accordo di lavorare alla programmazione degli ulteriori incontri di cui vi daremo informazione non appena definiti.